i Laghetti di Bombasel i laghetti delle Sute (o di Lagorai) tutte le foto

laghetti delle Sute

la meta

La meta principale (almeno per noi) sono i laghetti delle Sute (chiamati anche laghetti di Lagorai). Il giro però consente di apprezzare anche una cima (il Cimon del To della Trappola), i laghetti di Bombasel, il lago di Lagorai (il più grande di tutta la catena)

accesso

L'accesso consigliato è l'arrivo della funivia del Cermis, che parte da Cavalese. Per risparmiare tempo e denaro conviene prendere solo il secondo tronco della funivia, quello che parte dal Doss dei Laresi. Per arrivarci c'è infatti una strada asfaltata che si prende da Masi di Cavalese, lungo la strada di fondo valle. Non conviene prendere la seggiovia che porta la Paion del Cermis, c'è un bel sentiero alternativo che evita quasi tutta la salita. Poiché il percorso si chiude al Doss dei Laresi (dove lasciamo l'auto) si prende solo il biglietto di salita.

il percorso

(8 agosto 2004, Mauro Anna, si sono uniti a noi Piero Giuliana e Alessia).

Dall'arrivo della funivia (q. 2000) si risale leggermente (verso la partenza della seggiovia) e superato lo sporting club dell'Eurotel si prende un sentiero che si stacca sul crinale a destra, nel bosco (ci sono alcune targhe di piante, è indicato come sentiero botanico). Il segn. è il n. 2. Il sentiero taglia in quota sulla destra la montagna (sopra la Val Moena) e dopo circa mezz'ora risale un po' sulla sinistra fino a portare alla forcella Cermis (q. 2180), che in molte carte è indicata come forcella di Bombasel.. Dalla forcella si può scendere direttamente ai laghi di Bombasel. Noi invece proseguiamo lungo la Corda del To della Trappola seguendo il segn. 4 verso la vicina e panoramica cima del Cimon del To della Trappola, q.2401, che si raggiunge senza difficoltà e che dà la soddisfazione di poter lasciare una nota sul libro di vetta. Oltrepassata la cima si prosegue e dopo alcuni minuti si lascia la cresta per scendere nell'evidente e segnato sentiero fino ai graziosi laghetti di Bombasel (sono tre) a q. 2168. Il laghetto più alto è pulito e limpido (anni fa non era così) e in esso si riflette la caratteristica elevazione del Castel di Bombasel (a cui è dedicato un canto di montagna). Proseguendo poco oltre ai laghetti si arriva alla forcella del Macaco (q. 2178) e si prosegue tenendosi sulla destra (ora siamo sul segnavia 353) scendendo nella valle dei Laghetti fino a q. 2100 circa. La strada militare che risale la valle è visibile dall'alto e la tentazione è quella di restare alti per ridurre il dislivello. Non conviene, meglio seguire i segnavia finché li trovate e quando siete una decina di metri sopra la strada (i segnavia scompaiono) portarsi sulla strada che risale. Ora il segnavia  è il 316 e lo seguiamo fino agli splendidi laghetti delle Sute (chiamati anche Laghetti di Lagorai). Noi ci arriviamo senza il sole e con un'aria gelida, però sono comunque belli e limpidi. L'anno scorso da qui abbiamo proseguito con una splendida traversata che ci ha portato fino al rifugio Cauriol. Oggi (dopo la sosta) invece riscendiamo per la strada percorsa (lungo la valle Lagorai) e seguiamo (sempre segn. 316) la valle fino al Lago di Lagorai,  (il più grande della catena, lo vediamo dall'alto). Negli ultimi venti minuti di discesa il temporale ci raggiunge e ci lascia il ricordo di una abbondante e pungente grandinata (vedi foto). All'arrivo  nella malga, nei pressi del Lago, i padroni di casa ci sorprendono con un gradevole focolare acceso, ci offrono il caffè e la grappa (saremo almeno venti escursionisti bagnati e infreddoliti). Ripartiamo, si costeggia il lago e si scende lungo la sorprendente strada militare. Scesi fino all'altezza dello spiazzo erboso, occorre girarsi indietro per apprezzare la cascata che scende dal lago. Poi proseguiamo lungo la strada e incontriamo a q. 1540 ca. le auto parcheggiate (che fino a qui possono salire, anche se con fatica; oltre c'è la sbarra e serve un fuoristrada - nota: nel 2005 il divieto è stato spostato più in basso, con un parcheggio a q. 1450 ca.). Dobbiamo scendere fino a quota 1250 ca., finalmente sulla sinistra un cartello e un ponte ci indirizzano al Doss dei Laresi. Si risale un po' nel bosco (spettacolari amanite muscarie), poi un po' di saliscendi ci portano a dove abbiamo lasciato l'auto.

cartina                 foto

tempi di percorrenza

Partenza Eurotel q. 2000 - forcella di Cermis q. 2180 (1h) - Cimon del To della Trappola q. 2401 (45') - Laghi di Bombasel q. 2186 (30') - Valle dei Laghetti q. 2100 (45') - Laghetti delle Sute q. 2270 (30')  - lago di Lagorai  q. 1870 (1h) - Doss dei Laresi q. 1350 (1h30') - totale 6h

dislivelli totali

650↑, 1300↓  (circa)

fiori e animali

piante alpine (con targhe esplicative) lungo il sentiero all'inizio del percorso; poi da segnalare le amanite muscarie nel bosco nell'ultimo tratto.

varianti

La salita al Cimon del To della Trappola si può evitare, risparmiando circa 45'. Dai Laghetti delle Sute si può proseguire (come detto nella descrizione) con una splendida traversata che porta fino a Forcella Sadole (e da lì al rifugio Cauriol).

difficoltà

E (nessuna difficoltà, neanche nella salita alla cima)