Presentazione

Presento volentieri questa pubblicazione sulla Casa di Accoglienza “S. Camillo”. Tre anni fa la sua edificazione è stata una scommessa vinta. Lo spirito di solidarietà e la magnanimità generosa di tanti parrocchiani e di altre persone, enti e associazioni, hanno permesso di realizzare un sogno che da anni nella nostra Parrocchia di S. Camillo cercavamo di concretizzare.

la casa di accoglienza

         Sappiamo che le strutture sono importanti, ma ancora di più è indispensabile che queste servano realmente a risolvere i problemi per cui sono state costruite. Dopo tre anni di attività ci sembra di poter dire che finora la Casa di Accoglienza ha raggiunto gli obiettivi che ci si era proposti.

         Gli ospiti, per loro diretta testimonianza (alcune sono riportate anche in questa pubblicazione), si sono sentiti bene accolti ed a proprio agio, come a casa propria. E questo soprattutto per l’opera preziosa dei volontari, di persone che si dedicano ad un delicato lavoro di solidarietà, di un lavoro che è fatto di servizio, spesso faticoso, ma anche di attenzione, di disponibilità all’ascolto, come sempre necessario quando si è a contatto con persone che vivono momenti difficili per sé e per i propri cari. L’esperienza che essi stanno maturando, come loro stessi affermano, è un patrimonio importante di competenza e umanità. Nessuno stipendio, poi, potrà ripagare quanto si fa con il cuore.

         Pensando alla breve storia della Casa di Accoglienza, il sentimento più forte che sento dentro di me è la gratitudine. Gratitudine perché il Signore, anche attraverso questa Casa, mi ha fatto incontrare tanti volontari ricchi di generosità e molto motivati, e anche tanti ospiti con i quali abbiamo condiviso non solo i bisogni, ma anche la fede, la forza di combattere, la disponibilità a dare una mano e l’amicizia. Sono diventati per noi nuovi compagni di cammino. L’uomo ha innanzi tutto il bisogno di compagnia e per sua natura si mette insieme agli altri.

Le cronache quotidiane riportano spesso episodi di intolleranza e altre situazioni che denotano inadempienze, disinteresse e cattivo funzionamento di ospedali o di altre istituzioni; vorremmo che sempre più fossero riportate testimonianze di solidarietà, di dialogo, di collaborazione e di sincera condivisione.

"S. CAMILLO DE LELLIS" Patrono dei Malati e degli Operatori Sanitari. Mosaico di Elena Mazzari (1984) Chiesa Parrocchiale "S. Camillo" - PADOVA

         Anche da queste pagine ringrazio nuovamente e di cuore tutte le persone,  specialmente i parrocchiani di S. Camillo, che hanno collaborato con il proprio contributo economico, e altri, come l’Ing. Sidoti, che hanno offerto la loro professionalità. E poi le associazioni, prima tra tutte “Padova Ospitale”, gli enti e in particolare la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che hanno contribuito in maniera consistente alla raccolta dei fondi che hanno permesso la costruzione di questa Casa di Accoglienza. E ringrazio le persone che poi hanno provveduto e continuano a prendersi cura della gestione della Casa stessa.

               Ampia è stata la partecipazione a questo progetto, oltre ogni più ambiziosa aspettativa. Non posso non vedere anche in questa gara di solidarietà, amore e impegno, la mano paterna di Dio che ha cura di tutti i suoi figli, e si serve delle opere di persone caritatevoli per far toccare con mano la sua vicinanza. Questa presenza di tante persone mosse dallo Spirito di Dio ci incoraggia per il cammino futuro, che sarà, come è stato finora, pur nelle inevitabili difficoltà, guidato dalla presenza di Dio, che è Padre di tutti e in particolare dei poveri e dei deboli.

         Affido nuovamente e con tanta fiducia questa Casa a Maria Salute degli Infermi ed a S. Camillo, nostro patrono, a cui è dedicata.

 Padre Roberto Nava, parroco