GLI OSPITI
lettera di due sorelle ospiti
Siamo due ospiti, purtroppo abbastanza assidue, della Casa di Accoglienza “S. Camillo. Quando siamo venute per la prima volta, la nostra sorpresa è stata veramente grande. La Casa, di nuova costruzione, è sita in un quartiere residenziale, non distante dall’Ospedale Civile, cosa che favorisce molto gli ospiti, in quanto tutti abbiamo bisogno di recarci ogni giorno all’Ospedale.
L’ambiente è signorile e confortevole. Le stanze, dotate di servizi, sono linde e pulite e, purtroppo, non sempre gli ospiti ricordano di lasciarle in ordine. La Casa è fornita di tutti gli elettrodomestici occorrenti alla vita quotidiana. Di innegabile vantaggio poi è per tutti l’uso di cucina, che permette a ciascuno di noi la preparazione dei pasti; né va dimenticata la spesa finanziaria accessibile a tanta povera gente.
Ma la sorpresa più grande per noi è stata la conoscenza dei volontari. Vogliamo precisare per prima cosa che il loro lavoro non ha lo scopo di lucro: inoltre tutti, non uno escluso, sono sempre pronti ad andare incontro alle necessità di ciascuno di noi e a cercare di risolvere i nostri problemi.
L’umanità, la disponibilità, la presenza costante, la discrezione, la signorilità dei modi, sono le loro prerogative. A volte capitano ospiti “difficili” e tuttavia il loro comportamento è improntato sempre a comprensione e tolleranza. Il lavoro da essi svolto è encomiabile, soprattutto se pensiamo che i volontari sottraggono a se stessi il tempo che dedicano a noi e, come abbiamo precedentemente detto, lo fanno per puro spirito umanitario.
In questa struttura così accogliente e familiare non manca la figura rassicurante del Sacerdote, Padre Roberto, sempre pronto a consigliare e ad aiutare con le parole e con i fatti.
E per concludere vogliamo ringraziare chi ha avuto l’idea di questa Casa di Accoglienza, chi ha permesso di realizzarla e tutti i volontari.